Le nostre esplorazioni: l’erbario

Grazie alla pressa per erbario e al taccuino che abbiamo realizzato all’interno del kit del piccolo esploratore, oggi le nostre esplorazioni saranno incentrate sulla preparazione di un erbario.

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Prima di cominciare, servono alcuni passaggi di preparazione. Serve, cioè, andare ad esplorare il nostro giardino, oppure fare una bella passeggiata in campagna per raccogliere gli elementi naturali.

Alcune attenzioni per la raccolta

Attenzione: non si può raccogliere tutto e neppure dappertutto!!

Questo mi piace metterlo bene in chiaro. La cosa migliore è che raccogliate il materiale nel vostro giardino o in quello di qualche parente o amico.

Ricordate che nei parchi naturali e pubblici non si può raccogliere niente.

Se non avete un giardino o non conoscete nessuno che vi possa aiutare, fate una bella passeggiata in campagna, ma cercate di non danneggiare la natura con la vostra raccolta e di evitare di prendere le specie protette (o, comunque, quelle che vedete essere in numero inferiore alle altre).

Ci si può divertire molto anche senza danneggiare l’ambiente!

La raccolta del materiale

L’orario migliore per la raccolta è la tarda mattinata o il primo pomeriggio, possibilmente in giornate belle ma non torride. Gli elementi naturali non devono essere né eccessivamente umidi (altrimenti ammuffirebbero) né eccessivamente secchi (rischiate la rottura immediata ancor prima di pressarli).

Nell’esplorazione del mio giardino (e della mia casa) ho raccolto:

un fiore ormai appassito della mia orchidea;
una piccola foglia di eucalipto;
una foglia di alloro;
un fiore simile al tarassaco;
una foglia di vite;
una foglia di fotinia;
un trifoglio.

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Ho cercato di variare gli oggetti raccolti per forma, colore e dimensioni, privilegiando ciò che era già caduto o in procinto di cadere.

Variare la tipologia di elementi naturali raccolti ci permetterà di sfruttare tutte e tre le varianti di pressa per erbario che abbiamo realizzato.

L’essiccazione

Per essiccare dobbiamo inserire il materiale raccolto nelle presse per erbario che abbiamo realizzato. Ho scelto l’abbinamento pressa-elemento naturale in base alle caratteristiche di entrambi.

Ho messo i fiori ad essiccare nella pressa per erbario base, perché, essendo belli spessi, necessitano di una pressione maggiore. Attenzione a che non si sovrappongano!

Le tre foglie più grandi (vite, fotinia e alloro) le ho messe nella pressa per erbario fatta con gli elastici, perché non sono particolarmente spesse e richiedono una pressione minore.

Le due foglie più piccole (eucalipto e trifoglio), dato che erano minuscole, le ho messe nella mini pressa. Qui non potevano entrarmi più fogli in una stessa pagina, quindi ne ho usate più di una.

A questo punto non ci resta che attendere. Servirà almeno una settimana per l’essiccazione completa.

Il taccuino

Nel frattempo, però, possiamo dedicarci alla creazione del taccuino che diventerà il nostro erbario.

Ne avevo già uno pronto (il taccuino cucito) da quando lo avevamo realizzato con il kit del piccolo esploratore; tuttavia mi mancava quello in versione mini. Quindi, utilizzando la tecnica descritta per il taccuino base, ne ho creato uno di ridottissime dimensioni, adatto per le foglie più piccole.

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L’erbario base

Adesso abbiamo tutto l’occorrente per creare il nostro erbario base.

Ripercorriamo il materiale necessario:

elementi naturali essiccati;
taccuino;
colla vinilica;
penna.

Passaggio n. 1

Prendete il materiale essiccato e decidetene la disposizione all’interno del taccuino.

Passaggio n. 2

Una volta decisa la posizione, incollate l’elemento naturale al foglio.

Passaggio n. 3

Adesso osservate attentamente l’oggetto che avete seccato. Scrivetene accanto il nome (se lo conoscete).

Potete lanciarvi anche in una descrizione approfondita dell’elemento naturale, chiedendovi, per esempio, se ha cambiato colore rispetto al momento della raccolta.

E’ possibile anche fare una ricerca online per approfondire la pianta da cui proviene. Esistono alcune app molto interessanti che, da una foto dell’elemento naturale, vi dicono di quale pianta si tratta. Per esempio, a me piace molto PlantNet, ma non è certo l’unica.

Per esempio, grazie a questa app ho scoperto che il fiore giallino che ho raccolto, quello che assomiglia al tarassaco, si chiama amarago (Urospermum dalechampii, della famiglia delle Asteraceae).

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Passaggio n. 4

Ricordatevi di fare una copertina per il vostro erbario: potete utilizzare anche uno dei fiori o delle foglie che avete raccolto.

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Passaggio n. 5

A questo punto il nostro erbario base è pronto. Vi faccio vedere qualche foto di come l’ho realizzato io, sia gli elementi naturali raccolti e messi a seccare in questa occasione che altri elementi che avevo già raccolto.

L’erbario mini

Come accennavo prima, sono partita realizzando un taccuino in formato davvero ridotto. Ho una passione innata per le cose in miniatura – mi hanno sempre affascinato – e questo mini erbario era una chicca che non potevo tralasciare.

Partiamo dal materiale necessario:

elementi naturali essiccati;
taccuino formato mini;
colla vinilica;
penna.

Passaggio n. 1

I passaggi sono esattamente gli stessi dell’erbario base, con l’unica differenza che in questo erbario mini, date le ridotte dimensioni, non sarà possibile scrivere nient’altro che il nome della pianta.

Nella galleria vi mostro come è venuto il mio erbario mini.

Infine, non dimenticate che per tutte le esplorazioni che fate potete usare gli altri pezzi del kit del piccolo esploratore.

Buon divertimento,

Caterina