La chiesa di San Benedetto a Pistoia

Una delle chiese che generalmente viene meno ricordata a Pistoia è quella di San Benedetto. Eppure, storicamente, è stata una delle più importanti!

san benedetto

La storia di San Benedetto

Sede del monastero olivetano (ramo dei Benedettini) fin dal 1380, la chiesa e l’annesso convento furono realizzati grazie al lascito del canonico Bartolomeo Franchi. Egli fu il fratello del beato Vescovo Andrea, uno dei principali religiosi pistoiesi tra Trecento e Quattrocento, che fece fiorire il convento di S. Domenico.
E’ interessante notare come la famiglia Franchi fece la fortuna dei principali conventi della città, quello dei Benedettini e dei Domenicani.

La chiesa che vediamo ora è il frutto del rifacimento di quella trecentesca, grazie agli interventi del 1630: fu rifatta la volta a botte, si inserirono gli altari laterali, decorati da tavole seicetesche (tranne quello con l’affresco quattrocentesco dell’Annunciazione) e venne costruito il portico davanti alla facciata.

Nel 1782 il monastero fu soppresso dal vescovo riformatore Scipione de’ Ricci e la chiesa fu dedicata a S. Leopoldo in onore del Granduca di Toscana Leopoldo I d’Asburgo-Lorena (come la chiesa di Abetone).

Nel 1786 vi si svolse il Sinodo Diocesano, promosso sempre dal vescovo de’ Ricci. Fu uno degli avvenimenti più importanti della storia della Chiesa pistoiese: doveva rappresentare il primo passo per la nascita di una chiesa indipendente da Roma e vi si approvarono numerose tesi gianseniste. Nel 1794 papa Pio VI condannò le tesi approvate dal Sinodo e Scipione de’ Ricci fu costretto ad abiurare.

La decorazione

La cosa sorprendente di San Benedetto sono le decorazioni interne al monastero: vi esistono due chiostri, uno grande interno alla canonica e l’altro, piccolo, all’interno della Casa dell’Anziano di Montoliveto, che ha splendidi affreschi.

Ma quello che più mi ha colpito sono gli affreschi setteceteschi del vecchio capitolo, inseriti all’interno di mostre in stucco tipicamente tardobarocche. Sono splendidi esempi di temi tratti dall’Antico Testamento, come “Ester e Assuero” o “Mosé e le figlie di Ietro”.

Si parla sempre di Pistoia come città medievale – e sicuramente durante il Medioevo la città ha avuto un fortissimo sviluppo – ma anche la decorazione tardobarocca pistoiese è qualcosa di eccezionale, e poco considerata!!

Ogni volta, il nostro territorio regala delle belle sorprese!

Caterina

Questo post fa parte dei “Diffondiamo l’arte”, una serie di post apparsi sulla pagina Facebook de Lo Studiolo di Caterina Bellezza durante il periodo di reclusione per il coronavirus. Ho deciso di condividerli anche qui perché sono piccole pillole interessanti per conoscere meglio il territorio e magari per avere qualche piccolo suggerimento di visita.