Orsigna: il Percorso della castagna e la Via del carbone

La nascosta Orsigna è uno dei territori più affascinanti della Montagna Pistoiese.

L’Ecomuseo della Montagna Pistoiese

Qualche giorno fa, parlando con uno di voi, avevo anticipato che mi sarei occupata dell’Associazione Ecomuseo della Montagna Pistoiese e dei suoi splendidi percorsi sulla Montagna Pistoiese.

Un Ecomuseo è caratterizzato dalla diffusione sul territorio dei suoi punti di interesse, che sono accumunati in percorsi tematici. Sulla nostra bella Montagna abbiamo la fortuna di averne uno.

Bene, oggi parto parlandovi del Itinerario della vita quotidiana, uno dei sei che compongono l’Ecomuseo.

L’Itinerario della vita quotidiana

L’Itinerario della vita quotidiana è composto da tre poli: il Museo della Gente dell’Appennino Pistoiese a Rivoreta, il Museo della vita quotidiana di Torri (di cui vi ho già parlato in un precedente post) e il Percorso della castagna e Via del carbone dell’Orsigna.

Orsigna

Parto proprio da quest’ultimo per parlarvi della frazione più lontana del Comune di Pistoia (ebbene sì, Orsigna è nel Comune di Pistoia, ma dista circa 30 km dalla città – quasi quanto Firenze!)

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Orsigna

Il nome del paese, Orsigna, pare derivi da orso, perché si riteneva che in tempi remoti la Montagna Pistoiese fosse stata abitata da tale animale, in particolar modo in questa zona.

E’ un luogo incantevole, immerso nella natura. Un piccolo pezzo di paradiso. Scendendo nella gola del torrente, si osservano i due percorsi dell’Itinerario della vita quotidiana.

Il Percorso della Castagna

Il Percorso della castagna di cui vi parlavo mostra la filiera della castagna in ogni sua parte: all’interno dell’itinerario vi è un canniccio e un seccatoio, utilizzati per seccare le castagne raccolte nel periodo autunnale, e il Molino di Giamba, che esisteva già a inizio Novecento e che fu realizzato per macinare le castagne e ottenerne farina, il cosiddetto “pane dei poveri”.

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Il Molino di Giamba

Passando dal Percorso della castagna si nota anche il ponte realizzato dai disegni di Leonardo; esso poteva essere facilmente smontato e ricostruito altrove in pochissimo tempo in caso di guerra o di necessità impellenti.

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Il “Ponte di Leonardo”

La Via del carbone

La Via del carbone serve per far comprendere la vita dei carbonai di Orsigna che fino agli anni ’50 producevano carbone bruciando il legno. E’ costituita dalla ricostruzione della capanna del carbonaro, dove egli viveva dormendo su un pagliericcio, e dalla carbonara didattica, usata per mostrare come avveniva la combustione del legno e la sua trasformazione in carbone.

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La capanna del carbonaro

Tiziano Terzani

Ma Orsigna è famosa anche per un uomo particolare che vi ha vissuto.
Lo scrittore fiorentino Tiziano Terzani decise di ritirarsi qui nell’ultima parte della sua vita, poiché qui aveva passato l’infanzia.

Egli ricorda Orsigna con queste parole:

“Ah, che meraviglia questa Orsigna! E’ la mia stazione finale. E’ il mio punto di arrivo. (…) Questa bellezza in qualche modo ti entra dentro e ti dà una dimensione di qualcosa che non ti appartiene, ma che è anche tuo e di cui sei parte”.

Migliori parole non potevano essere trovate, non credete?

Caterina

Questo post fa parte dei “Diffondiamo l’arte”, una serie di post apparsi sulla pagina Facebook de Lo Studiolo di Caterina Bellezza durante il periodo di reclusione per il coronavirus. Ho deciso di condividerli anche qui perché sono piccole pillole interessanti per conoscere meglio il territorio e magari per avere qualche piccolo suggerimento di visita.